Cinco Lobitos

dal 01/11/2023 al 02/11/2023

Prenota il tuo biglietto

Date e orari spettacoli

mercoledì 1 Novembre, 2023

21:30

giovedì 2 Novembre, 2023

19:00
REGIA: Alauda Ruiz DE Azua

MUSICA: Aránzazu Calleja

Attori: Laia Costa, Susi Sánchez, Ramón Barea, Mikel Bustamante

ANNO 2022

NAZIONALITÀ: Spagna

DURATA: 104′

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Per la 16a edizione del Festival Spagnolo e Latinoamericano

Amaia è appena diventata mamma e si rende conto che non sa proprio esserlo. Quando il suo compagno va via per diverse settimane a causa del suo lavoro, decide di andare a casa dei suoi genitori, in un grazioso villaggio costiero dei Paesi Baschi, e condividere così la responsabilità di prendersi cura del suo bambino. Quello che Amaia non sa è che, anche se adesso è mamma, è pur sempre una figlia.

Fin dal titolo, la regista basca ci ricorda che, così come una ninna nanna si trasmette di generazione in generazione (quella del titolo originale spagnolo è particularmente famosa), si trasmette anche un modo di essere e di agire. Per questo, dopo che buona parte della vita è trascorsa, quando i ruoli si invertono e dobbiamo prenderci cura dei nostri anziani, ognuno si rende conto di quanto sia difficile e faticoso tale lavoro: in quei momenti, il nostro punto di vista precedente e personale da cui osservare – e giudicare – i nostri genitori viene capovolto completamente e definitivamente.

Senza nascondere la sua grande ammirazione per i maestri giapponesi Ozu e Kore-eda, Ruiz de Azúa introduce – come loro – la sua telecamera nella vita quotidiana e domestica, e senza fanfare narrative ma con grande delicatezza, ispeziona i rapporti e le tensioni di due coppie/famiglie, di generazioni diverse: mentre alcune sensazioni ed emozioni vengono gridate, altre vengono sussurrate e la maggior parte vengono intuite.

In programmazione

dal 01/11/2023 al 02/11/2023

Date e orari spettacoli

mercoledì 1 Novembre, 2023

21:30

giovedì 2 Novembre, 2023

19:00

Per la 16a edizione del Festival Spagnolo e Latinoamericano

Amaia è appena diventata mamma e si rende conto che non sa proprio esserlo. Quando il suo compagno va via per diverse settimane a causa del suo lavoro, decide di andare a casa dei suoi genitori, in un grazioso villaggio costiero dei Paesi Baschi, e condividere così la responsabilità di prendersi cura del suo bambino. Quello che Amaia non sa è che, anche se adesso è mamma, è pur sempre una figlia.

Fin dal titolo, la regista basca ci ricorda che, così come una ninna nanna si trasmette di generazione in generazione (quella del titolo originale spagnolo è particularmente famosa), si trasmette anche un modo di essere e di agire. Per questo, dopo che buona parte della vita è trascorsa, quando i ruoli si invertono e dobbiamo prenderci cura dei nostri anziani, ognuno si rende conto di quanto sia difficile e faticoso tale lavoro: in quei momenti, il nostro punto di vista precedente e personale da cui osservare – e giudicare – i nostri genitori viene capovolto completamente e definitivamente.

Senza nascondere la sua grande ammirazione per i maestri giapponesi Ozu e Kore-eda, Ruiz de Azúa introduce – come loro – la sua telecamera nella vita quotidiana e domestica, e senza fanfare narrative ma con grande delicatezza, ispeziona i rapporti e le tensioni di due coppie/famiglie, di generazioni diverse: mentre alcune sensazioni ed emozioni vengono gridate, altre vengono sussurrate e la maggior parte vengono intuite.