La guerra dei cafoni

dal 03/05/2017 al 10/05/2017

Giovedì 04 maggio 2017 non sarà programmato

Date e orari spettacoli

18:30
21:30

CAST

A Torrematta, villaggio balneare sulla costa salentina, ogni estate il territorio viene idealmente tagliato in due: da una parte prendono posto i figli dei ricchi, ovvero i “signori”, dall’altra ci sono i figli dei pescatori e dei contadini, ovvero i “cafoni”. L’odio che reciprocamente si rivolgono è un’espressione naif, ma nello stesso tempo feroce, della lotta di classe. A capo dei rispettivi schieramenti si fronteggiano il brillante e fascinoso Francisco Marinho, e il torvo, angoloso Scaleno. Si combattono dalla culla, trascinando nella guerra i propri “soldati”. Dopo una serie di episodi di guerriglia, per rappresaglia, Scaleno organizza un’aggressione alla quale parteciperà anche un sinistro rinforzo dei cafoni: quel Cugginu che, provenendo dalla città, rappresenta già la compiuta espressione dell’omologazione sociale profetizzata da Pasolini. E’ lui che, affiancandosi a Scaleno, trasformerà la guerra da scontro fine a se stesso a terreno di conquista. Sotto l’influenza di Cugginu i cafoni non combatteranno più per ribadire e difendere la propria diversità, ma per diventare il più possibile simili ai nemici.

In programmazione

dal 03/05/2017 al 10/05/2017 Giovedì 04 maggio 2017 non sarà programmato

Date e orari spettacoli

18:30
21:30

A Torrematta, villaggio balneare sulla costa salentina, ogni estate il territorio viene idealmente tagliato in due: da una parte prendono posto i figli dei ricchi, ovvero i “signori”, dall’altra ci sono i figli dei pescatori e dei contadini, ovvero i “cafoni”. L’odio che reciprocamente si rivolgono è un’espressione naif, ma nello stesso tempo feroce, della lotta di classe. A capo dei rispettivi schieramenti si fronteggiano il brillante e fascinoso Francisco Marinho, e il torvo, angoloso Scaleno. Si combattono dalla culla, trascinando nella guerra i propri “soldati”. Dopo una serie di episodi di guerriglia, per rappresaglia, Scaleno organizza un’aggressione alla quale parteciperà anche un sinistro rinforzo dei cafoni: quel Cugginu che, provenendo dalla città, rappresenta già la compiuta espressione dell’omologazione sociale profetizzata da Pasolini. E’ lui che, affiancandosi a Scaleno, trasformerà la guerra da scontro fine a se stesso a terreno di conquista. Sotto l’influenza di Cugginu i cafoni non combatteranno più per ribadire e difendere la propria diversità, ma per diventare il più possibile simili ai nemici.