Telling My Son’s Land

dal 06/12/2022 al 06/12/2022

Date e orari spettacoli

21:00
Regia:Ilaria Jovine, Roberto Mariotti
Fotografia:Roberto Mariotti
Montaggio:Francesca Sofia Allegra, Ilaria Jovine, Roberto Mariotti
Musiche:Silvia Leonetti

Telling my son’s land, film diretto da Ilaria Jovine e Roberto Mariotti, è un documentario incentrato su Nancy Porsia, la giornalista materana recatasi in Libia nel 2011, quattro giorni dopo la morte di Gheddafi. Quella che trova al suo arrivo nel paese nordafricano è una terra dilaniata dalla guerra civile e alla stesso tempo esultante per la morte del dittatore. Nancy è rimasta, si è trasferita definitivamente ed è stata a lungo l’unica giornalista a raccontare il lungo e tortuoso processo di democratizzazione che ha visto la Libia cercare la via della ricostruzione e dell’identità unitaria. Ciò ha permesso alla giornalista di conoscere a fondo il Paese e tutte le fasi che ha attraversato, diventando una dei maggiori esperti internazionali della Libia e della situazione socio-politica.
Quando Nancy Porsia, però, ha pubblicato l’inchiesta “La Mafia ad ovest di Tripoli” sulla collusione della Guardia Costiera Libica con il traffico di migranti, quel Paese che tanto conosce bene è divenuto un porto per nulla sicuro per lei. Nel 2017 la reporter è stata costretta a lasciare la Libia e non può più farvi ritorno. Un caro prezzo pagato pur di rivelare e denunciare il traffico illegale di esseri umani da parte di alcuni membri della guardia Costiera Libica. Nonostante ciò, Nancy non ha perso le speranze: confida di tornare un giorno in quella terra che ha amato e che suo figlio, nato in Italia, conosca quel Paese che in parte gli scorre nelle vene.

In programmazione

dal 06/12/2022 al 06/12/2022

Date e orari spettacoli

21:00

Telling my son’s land, film diretto da Ilaria Jovine e Roberto Mariotti, è un documentario incentrato su Nancy Porsia, la giornalista materana recatasi in Libia nel 2011, quattro giorni dopo la morte di Gheddafi. Quella che trova al suo arrivo nel paese nordafricano è una terra dilaniata dalla guerra civile e alla stesso tempo esultante per la morte del dittatore. Nancy è rimasta, si è trasferita definitivamente ed è stata a lungo l’unica giornalista a raccontare il lungo e tortuoso processo di democratizzazione che ha visto la Libia cercare la via della ricostruzione e dell’identità unitaria. Ciò ha permesso alla giornalista di conoscere a fondo il Paese e tutte le fasi che ha attraversato, diventando una dei maggiori esperti internazionali della Libia e della situazione socio-politica.
Quando Nancy Porsia, però, ha pubblicato l’inchiesta “La Mafia ad ovest di Tripoli” sulla collusione della Guardia Costiera Libica con il traffico di migranti, quel Paese che tanto conosce bene è divenuto un porto per nulla sicuro per lei. Nel 2017 la reporter è stata costretta a lasciare la Libia e non può più farvi ritorno. Un caro prezzo pagato pur di rivelare e denunciare il traffico illegale di esseri umani da parte di alcuni membri della guardia Costiera Libica. Nonostante ciò, Nancy non ha perso le speranze: confida di tornare un giorno in quella terra che ha amato e che suo figlio, nato in Italia, conosca quel Paese che in parte gli scorre nelle vene.